martedì 14 ottobre 2008

Grammatica o grammatiche?

Se ci concentriamo sulla parola GRAMMATICA: già il suo suono non evoca bei ricordi nella maggior parte delle persone, e anche gli insegnanti spesso lamentano di avere delle difficoltà quando devono affrontare questo settore del percorso di insegnamento; dietro a questa parola ci possono essere diverse immagini, diversi pensieri, e accanto a questa parola ci possono essere diversi modificatori, che quindi danno ad essa diverse accezioni.
Se la grammatica è una descrizione del sistema linguistico, in base alla teoria della lingua che sta alle fondamenta, possiamo avere diverse grammatiche; ne elenchiamo alcune, solo per rendere consapevole il lettore della complessità del pianeta “descrizioni della lingua=grammatiche”:

- Grammatica di Port Royal: è la grammatica “tradizionale”, quella delle parti del discorso e dei modi e tempi verbali; è basata sugli studi linguistici grammaticali, culminati nel 17° secolo nella Grammaire Générale et Raisonnée dell’abbazia di Port-Royal, nata dall’idea illuministica che, attraverso la ragione, fosse possibile individuare delle categorie grammaticali universali per l’analisi delle lingue, categorie quindi “generali” e “ragionate”;

- Grammatica Funzionale: basa la descrizione della lingua a partire dalle sue funzioni, cioè dai suoi usi e scopi, per arrivare alle forme che esse esprimono. Il nome di riferimento è Martinet
- Grammatica Generativa: per Chomsky esiste un sistema finito di regole in grado di generare tutte e solo le frasi corrette di una lingua, sistema di regole che prevede dei principi universali, che nascono nella mente del parlante;

- Grammatica Valenziale: basata sull’opera del francese L. Tesnière; parte da una metafora presa dalla chimica: un verbo per poter completare la propria struttura semantica si lega ad altre unità linguistiche; ci sono quindi verbi a valenza zero (piovere), monovalenti (vivere, correre), bivalenti (mangiare, telefonare), trivalenti (dare, portare);

- Grammatica Eclettica: ricorre a metodi metodi a diversi a seconda del fenomeno considerato, e li integrano in un’unica teoria.

(tratto da INSEGNARE LA GRAMMATICA, di Maria Cecilia Luise, LABORATORIO ITALS – DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL LINGUAGGIO - UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI – VENEZIA)
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