venerdì 27 novembre 2009

sabato 10 ottobre 2009

Parliamo di .... cooperative Learning

Ecco una pagina molto interessante dove poter trovare una veloce descrizione dei vari modelli di Cooperative Learning: Il CIRCLE (Centro Internazionale di Ricerca sul Cooperative Learning)

Modelli di Cooperative Learning esaminati:

LEARNING TOGETHER/ CIRCLES OF LEARNING

JIGSAW

GROUPS OF FOUR

CO-OP CO-OP

GROUP INVESTIGATION / SMALL GROUP TEACHING

STUDENT TEAM LEARNING

COOPERATIVE INTEGRATED READING AND COMPOSITION - CIRC

TEAM ASSISTED INDIVIDUALIZATION -TAI

sabato 6 giugno 2009

La ricerca: come diventare abili ricercatori

La ricerca in biblioteca, in Opac, in rete hanno caratteristiche simili che vale da pena di considerare nello sviluppo di un percorso didattico mirato a dare tutte le strategie possibili affinchè un alunno/a diventino abili fruitori e ricercatori di informazione.
In aiuto vengono i BIG 6, eccone una breve ma intensa presentazione rivisitata e corretta in un linguaggio accessibile ai bambini : gli stessi che lo hanno rielaborato una volta ben conosciuto e appreso.

La Tecnologia e gli stili cognitivi-attribuzionali degli alunni

Un project work ambizioso e ricco di spunti di sviluppo: sperimentazione già avviata in due classi pilota della scuola primaria.

Multimedialità a scuola

Alcune riflessioni condivise sul rapporto multimedialità-scuola: punti di forza, di debolezza, nevralgie e...

La storia : UTRI E MITRU storia di amicizia tra "alieni"

La storia dal vivo

Qui la storia completata e raccontata dagli stessi protagonisti del percorso effettuato in una classe seconda primaria.


Utri e Mitru: un percorso di scrittura

In questa presentazione la documentazione di un percorso di scrittura che ha avuto come tematica "Ho un amico diverso". I bambini si sono interrogati sulla diversità e hanno rielaborato realizzando un testo per loro significativo in cui tutte le loro diversità hanno trovato spazio e cittadinanza.

domenica 24 maggio 2009

mercoledì 13 maggio 2009

Spunti di riflessione

WEB e ...

Qualche spunto di riflessione sulla questione giovani e media attraverso testi e pensieri che si rincorrono tra libro e web e viceversa: in questa presentazione di R. Maragliano.

domenica 26 aprile 2009

Audiolibri che passione!

Libri in... ascolto

Fretta, tempo, dislessia, ipovisione,.... alcuni dei tanti tanti motivi che possono tenere lontani dalle lettura... Come risolvere al meglio?
Sempre più si fa ricorso agli audiolibri, inizialmente legati solo a opere nonb più sopposte a ferreo copyright, e adesso sempre più espressione della creatività narrativa contemporanea e attuale.
Qui un breve saggio ascolto di "Le stagioni di Marcovaldo" (breve estratto dal sito Il Narratore: casa editrice specializzata in audiolibri di qualità)

Comprensione, italiano L2 e....

Youtube per l'italiano L2

Nel video che segue, il prof. Balboni dell'Università di Venezia, da sempre impegnato nel campo della glottodidattica e dell'insegnamento della lingua italiana L2, presenta un piccolo corso in pillole su You Tube, molto utile a fini didattici.
Molto interessanti tutti gli altri video del canale ITALS : in video il prof. Balboni e il dott. Serragiotto.

venerdì 24 aprile 2009

Grammatica o Grammatiche?

Le possibili grammatiche di riferimento


Riprendo una questione postata tempo fa e cioè che tipo di grammatica nella didattica.
La questione di fondo si lega ad una scelta fondamentale che si pone tra grammatica esplicita e grammatica implicita.
Nella prima il ruolo principale viene svolto dall'insegnante; lo studente viene riempito a discrezione del primo e svolge un ruolo completamente passivo.
Nella seconda lo scopo è quello di riprodurre il percorso dell'apprendimento della lingua realizzando una vera riflessione sulla lingua. Lo studente diviene protagonista attivo e l'obiettivo si sposta dall'insegnare le regole grammaticali a imparare a comunicare nel miglior modo. La grammatica allora non è punto di inizio, ma punto di arrivo.
Questa seconda scelta si aggancia:

domenica 19 aprile 2009

I booktrailers

Il booktrailer:

  • aiuta a far incontrare la net-generation con i libri proprio perché contamina mezzi e linguaggi
  • se si legge poco per una difficoltà funzionale (si veda il problema del cosiddetto analfabetismo di ritorno) il booktrailer aiuta il potenziale lettore perché fornisce una interpretazione visiva della storia
  • incentiva una lettura intensiva e favorisce un processo creativo e di interiorizzazione
  • stimola il lavoro di gruppo e la discussione critica -aiuta a prendere confidenza con mezzi e strumenti del linguaggio filmico -insegna all’uso creativo della tecnologia (tratto da Usare i Booktrailers a scuola e in biblioteca di Valeria Baudo)
Un sito di booktrailers molto interessante e divido per fasce di età è BOOKTRAILER.eu
Su Youtube un canale molto simpatico è quello della casa editrice Orecchio Acerbo
Letto-visione di qualità assicurata.

Emozione Rodari

Ecco una emozionante lettura di Rodari fatta da Rodari stesso

Libri e booktrailers

Alcune case editrici hanno iniziato a creare dei booktrailers per far conoscere e diffondere le loro opere on line.... Un altro modo per avvicinare la letteratura ai ragazzi e ai bambini.
Qui per saperne di più sull'argomento PORTALETTURE
Eccone un esempio: Il naso, orecchio Acerbo.

Le strane preposizioni.....o le preposizioni sono strane?

Nei nostri discorsi e nei nostri scritti facciamo un abbondante uso di preposizioni, ma spesso il loro uso soggiace a condizionamenti dialettali, a pericolose sudditanze lessicali, a "sbandamenti" concettuali prima ancora di esseri dei veri e propri errori grammaticali...
Ecco allora una piccola bibliografia di riferimento sull'argomento:

1) Renzi L. - Salvi G. - Cardinaletti A. (a cura di), 2001, Grande grammatica italiana di consultazione, vol. I, il Mulino, Bologna, il capitolo di Rizzi sul sintagma preposizionale;

2) Serianni L. (con la collaborazione di A. Castelvecchi), 2000, Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi, con un Glossario, di Patota G., Garzanti, Milano, il capitolo sulle preposizioni.

3) Parisi D. - Castelfranchi C., 1974, Un 'di': analisi di una preposizione italiana, in Medici M.- Sangregorio A. (a cura di), Fenomeni morfologici e sintattici nell'italiano contemporaneo, Atti del VI Congresso Internazionale di Studi della SLI, Bulzoni, Roma, pp. 241-260.

4) Berretta M., 1979, Preposizioni, gruppi preposizionali e grammatiche scolastiche, in Albano Leoni F. - Pigliasco M. R. (a cura di), La grammatica. Aspetti teorici e didattici, Bulzoni, Roma. Questa studiosa ha scritto un altro articolo sulle preposizioni in SILTA, 3 (1974).

5) Bagna C. (2004), La competenza quasi-bilingue quasi-nativa. Le preposizioni in italiano L2, Franco Angeli, Milano, in cui c'è una ricca bibliografia, più aggiornata.


Non resta che augurare una arricchente e notevole lettura.

mercoledì 15 aprile 2009

Rodari e il bambino

E' passato tanto tempo, ma il valore delle sue parole resta tutto.

martedì 7 aprile 2009

Il libraio di Selinunte

L'amore per la lettura e i libri raccontati con la musica....un altro canale per avvicinare alla parola scritta....

Calvino: pluralità linguistica

Una intervista con il grande Calvino che racconta la sua esperienza personale sulla pluralità linguistica e la scrittura.

lunedì 6 aprile 2009

La letteratura e .....

Quando la letteratura può rischiare di non essere compresa e quando è possibile riderci su e imparare lo stesso.

Una risorsa di qualità




L'Università di Roma "La Sapienza" sta realizzando un bellissimo archivio e-book sulla letteratura italiana.
Il catalogo non solo si può consultare per campi vari, titolo, autore, ecc....ma è possibile anche la ricerca testuale: una bella opportunità.
Il progetto si chiama Biblioteca Italiana.

martedì 31 marzo 2009





La poesia non si misura: imparare ad assoporare parole e linguaggio.

mercoledì 11 marzo 2009

la reggenza verbale

La questione della reggenza verbale nell'approccio valenziale è centrale e allo stesso tempo complesso poichè pone interrogativi e quesiti che sicuramente avvengono nella comunicazione reale, ma che a livello di grammatica tradizionale vengono taciuti o "cassati".
Ad esempio
Egli abita .
generalmente abitare è considerato un verbo intransito monovalente,
ma se la frase fosse
Egli abita a Berlino.
siamo sicuri che sia ancora intransitivo?
O ancora
Il film dura.
(durare = verbo intransitivo monovalente)
ma se fosse
Il film dura a lungo.
E' intransitivo o transitivo?
Come vedete le questioni sono abbastanza complesse e posso sicuramente mettere in crisi alcune certezze grammaticali che si hanno per esplorare territori non noti. Ma sicuramente ne vale la pena.
Ecco allora che vi segnalo questo interessante contributo di Maria Grazia Fornaroli dal titolo : Lo zoccolo duro: la reggenza verbale o la verbo dipendenza?